L'antica via dell'Acqua (Genova)
La cosiddetta "Via dell'Acqua" è un meraviglioso percorso storico naturalistico genovese che, attraversando borghi dimenticati, mulini, fornaci, boschi e versanti montuosi, si snoda per oltre 50 km nel comune del capoluogo.
L'itinerario ricalca il corso dell'acquedotto principale della Genova antica, addirittura progettato in epoca romana, dalla località La Presa, in comune di Bargagli, fino al Porto Antico genovese, passando per Molassana e Staglieno, con passaggi suggestivi e sconosciuti.
Il sentiero è costituito da un lastricato regolare, sotto il quale si cela un canaletto - oggi secco- che, dalle montagne, trasportava l'acqua fino in centro città. Tutte le informazioni storiche e i dettagli sul percorso (seppur non aggiornati) si trovano nel libro "La Strada dell'Acqua" di P. Stringa, edito da SAGEP nel 1980, oppure nel bel sito:
Purtroppo, però, il percorso si trova in un grave stato di degrado, molte delle lastre che pavimentano il percorso sono rotte, incrinate o scomparse, lasciando sotto di sè pericolosi buchi in cui, tra l'altro, si accumula la sporcizia. Non ci sono cartelli né pannelli informativi che sarebbero, invece, assai utili e graditi durante il percorso. Inoltre, diversi tratti del sentiero sono franati o avvolti dalla vegetazione. E' un vero peccato che un itinerario di interesse storico così ampio (dall'epoca romana all'800) e di tale bellezza paesaggistica sia lasciato andare in rovina. Alcuni progetti per la riqualificazione sono stati annunciati ma, purtroppo, mai messi in atto.
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Il tipico lastricato |
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Tratto dell'acquedotto presso Staglieno |
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Altri lastroni distrutti |
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Bocchetta per il troppo pieno |
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Un lastrone mancante |
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Ponte su un torrente |
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